Pianeta acqua & sostenibilità ambientale

Il tema di questo articolo, come potete immaginare dal sito dove siete capitati e dagli altri articoli, è la sostenibilità…..ed oggi in articolare scrivo si sostenibilità ambientale che è uno dei paradossi del nostro tempo.

È quell’argomento buono per tutte le stagioni, dove confondiamo il green con la sostenibilità, dove ci basta un’accortezza ambientale e ci dichiariamo sostenibili…
 in realtà sappiamo molto bene (e se non lo sappiano allora il problema è più serio…) che il nostro modello di sviluppo non è sostenibile, i dati sull’inquinamento, sul riscaldamento globale e sulla perdita di biodiversità lo dimostrano ogni giorno, ed allo stesso tempo sappiamo altrettanto bene non possiamo semplicemente fermare tutto.
 il vero obiettivo della sostenibilità e più che altro della transizione sostenibile è quello di trasformare il sistema economico che oggi genera danni ambientali in uno strumento di rigenerazione e cura del pianeta.

Per decenni l’economia è stata considerata il motore del progresso, ma anche la principale causa del degrado ambientale, oggi stiamo riscoprendo che l’economia può essere parte della soluzione, se orientata verso modelli circolari e rigenerativi.
 Ridurre, riusare, riciclare usati non solo come slogan, ma pilastri di un nuovo paradigma produttivo in cui il valore si misura in scopo e contributo e non solo in profitto.

Pianeta d’acqua

Il 7 dicembre 1972, l’immagine scattata dall’Apollo 17 cambiò per sempre la nostra percezione del pianeta: la Terra appariva come una splendida sfera blu sospesa nel buio dello spazio.
 Da allora abbiamo capito che viviamo su un pianeta d’acqua, dove mari, fiumi, nuvole e ghiacciai costituiscono la linfa vitale del sistema terrestre.

Infattidalle antiche dighe ai moderni canali, la nostra civiltà si è sviluppata attorno al controllo dell’acqua, ogni grande centro abitato è sempre sorto intorno all’acqua!
 Questo ha permesso prosperità delle civiltà, la possibilità di avere cibo ed energia, ma anche uno sfruttamento sistematico dell’idrosfera, ovvero una delle quattro sfere primarie della terra.
 Abbiamo considerato l’acqua come una semplice risorsa, dimenticando che è un ambiente in cui viviamo, un ecosistema vivente.

Questo sfruttamento secolare delle acque ha portato oggi alcuni Paesi a iniziare un processo di riconoscendo i diritti legali dei fiumi e degli oceani, un passo fondamentale verso una nuova forma di giustizia ecologica che tutela il diritto al libero flusso e all’equilibrio naturale.

La sostenibilità passa anche da un cambio di paradigma economico, l’economia ecologica, ispirata ai principi della termodinamica, propone di sostituire l’idea di crescita infinita con quella di rigeneratività, l’energia non si crea né si distrugge, ma si trasforma; allo stesso modo, le nostre economie devono imparare a restituire al pianeta ciò che prelevano.

Un indicatore chiave in questa direzione è l’impronta idrica, che misura quanta acqua serve per produrre ogni bene o servizio che consumiamo.
 Comprendere questo dato è il primo passo per ridurre gli sprechi e valorizzare la risorsa più preziosa che abbiamo.

Il paradosso della sostenibilità ci pone davanti a una scelta collettiva: continuare a sfruttare il pianeta fino al collasso o riprogettare i nostri modelli di vita in armonia con i cicli naturali, non si tratta di rinunciare al progresso, ma di ridisegnarlo in chiave rigenerativa.
 

Operiamo per trasformare l’economia in un motore di equilibrio e l’acqua — la nostra più antica alleata — nel simbolo di una nuova era di connessione con la Terra.

Ivan Foina